Caldaie Bravetta

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Caldaie Bravetta

Ogni impianto di riscaldamento permette di avere una serie di vantaggi e di svantaggi che si devono sempre sapere, specialmente se parliamo delle Caldaie Bravetta.

Proprio le Caldaie Bravetta sono la parte più importante che si ha in casa e che riesce a garantire una buona temperatura in casa. Gli ambienti diventano sempre molto caldi e anche altrettanto soddisfacenti. Solo che gli utenti ormai sono abituati ad usare queste strutture senza sapere alcunché, senza considerare nemmeno i consumi o anche le giuste spese di mantenimento.

Le Caldaie Bravetta sono degli impianti di termoidraulica molto sofisticati. Non si limitano a radiatori e condutture perché si rischia semplicemente di non capire quali siano poi i problemi da affrontare nel corso degli anni.

Per questo evidenziamo esattamente cosa esso sia e anche perché diventa utile conoscere come funziona.

L’impianto di termoidraulica nasce sfruttando il calore che interessa l’acqua calda. Le Caldaie Bravetta sono studiate per riuscire a riscaldare l’acqua. Tramite una serie di serpentine e di condensatori interni, si ha un passaggio continuo dell’acqua. Una volta che si porta a temperatura, cioè che si scalda, viene incanalata in alcune condutture, cioè nel circuito chiuso che si collega direttamente ai termosifoni.

Una volta che essi si iniziano a scaldare, in modo lento ma continuo, si ha anche un riscaldare dell’aria negli ambienti. L’acqua deve essere comunque spinta all’interno del termosifone e dei circuiti chiusi altrimenti si blocca e ristagna.

La pressione viene regolata nelle Caldaie Bravetta tramite alcuni serbatoi e anche con una serie di ventole che permettono questo movimento.

Come si scalda l’acqua nelle Caldaie Bravetta? Semplicemente con una fiamma pilota che, anche se non diventa molto alta, ma rimane bassa e abbastanza stabile, riesce a bruciare molto combustibile, come il gas o il pellet.

Una volta che si ha una combustione, c’è sempre una presenza di fumo che deve essere poi eliminato dall’interno della camera di combustione. Si parla di un elemento assolutamente indispensabile per quanto riguarda proprio il buon funzionamento della caldaia, ma di tutte le Caldaie Bravetta.

Come si elimina il fumo di combustione? Attraverso ad una serie di condutture e di ventole che lo spingono all’esterno della casa. Le condutture sono la parte fondamentale del sistema di termoidraulica perché da qui si disperde il fumo, per l’appunto, ma dove si ha anche una buona areazione per continuare a far bruciare la fiamma interna.

Si nota che effettivamente è abbastanza complesso come sistema. Tuttavia è stato il primo impianto, quello che riguarda la termoidraulica, che è stato adottato in tutte le case, sia italiane che straniere.

Oggi c’è un miglioramento di questo tipo di struttura, anche se alla base troviamo comunque il principio appena espresso, ci sono stati dei miglioramenti per ottimizzare il calore e tutto quello che riguarda anche la diminuzione dei costi di consumo.

Oggi è possibile trovare una serie di diversi modelli di Caldaie Bravetta. Ci sono quelle convenzionali o tradizionali, che sfruttano il semplice principio di termoidraulica con combustione a gas. Troviamo i modelli che sono a condensazione. Ci sono poi le strutture a basamento, murale o interno.

In poche parole qualsiasi sia la tipologia di caldaia di cui abbiamo bisogno, la troviamo in vendita. Una volta che si capisce come funziona la caldaia e anche l’impianto di riscaldamento, un utente, è in grado anche di capire quale sia il problema che sta avendo in caso di malfunzionamento.

Questa è una cosa importante da ricordare. Una caldaia che ha un minimo di problema, un abbassamento di temperatura oppure una fiamma anomala, allora vuol dire che la caldaia sta subendo un danno e quindi si deve immediatamente correre ai ripari.

In che modo? Consultando o un’assistenza tecnica oppure chiamando semplicemente un professionista nel settore.

Caldaie Bravetta a Pellet, cosa sono e perché sono ecosostenibili

I modelli di Caldaie Bravetta sono molti, ma altrettanto sono anche le tipologie di combustione. Ci sono quelle che sono a combustibile tradizionale, come il gas, ma poi troviamo quelle con i combustibili che sono eco sostenibili, come:

• Legna
• Biomassa, cioè con scarti anche di elementi organici di derivazione vegetale
• Pellet

Quest’ultimo è stato uno dei materiali di cui si sono conosciuti immediatamente le caratteristiche. Da principio le Caldaie Bravetta erano molto costose, perché anche particolarmente grandi. Solo che era palese il grande potenziale. Si trattava di strutture che effettivamente rilasciavano una grande quantità di calore. Producevano anche uno scarso inquinamento, che era molto leggero e compatibile con l’ambiente, ma soprattutto, il pellet, era un combustibile totalmente riciclato.

Chiunque non sappia di cosa stiamo parlando, allora basta dire che i chicchi di pellet, che sembrano dei piccoli chicchi di grano, ma dalla forma cilindrica, sono ricavati da una serie di scarti di legno che sono poi pressati e resi infiammabili sono all’interno della caldaia che hanno il sistema per bruciare il pellet.

Si riesce a recuperare tutto il legno che viene scartato nelle falegnamerie, che si abbandona nelle foreste dopo un taglio di alberi e perfino di quegli scarti che ritroviamo nelle industrie degli arredi. Tutto legno che prima della comparsa del pellet doveva essere incenerito, senza alcun vantaggio e producendo molto inquinamento.

Una volta che il pellet è stato creato e in seguito alla diffusione, con l’abbassamento dei prezzi, delle Caldaie Bravetta, ecco che si è trovata una soluzione che permette di avere un beneficio proprio nei riscaldamenti.

Gli utenti finali sono quelli che riescono a trarre i maggiori benefici. Per quale motivo? Per le Caldaie Bravetta hanno una grande forza termica. Si è certificato, in seguito a diversi studi e ricerche, che un’ora di caldaia a pellet, consuma 4 volte in meno ad una caldaia che consuma a gas, sempre per un’ora. Inoltre, le Caldaie Bravetta a pellet riescono a garantire un riscaldamento che è di 3 volte superiore a quelle a gas.

Tutto ciò si tramuta in risparmio economico per i combustibili e anche in un aumento della forza termica che si ha in casa. Gli ambienti domestici sono sempre ben riscaldati e confortevoli.

In ultimo, ma non per ultimo, vogliamo anche sottolineare che l’inquinamento è diverso. Una caldaia a gas consuma molto combustibile e provoca anche una serie di fumi che sono ricchi di anidride carbonica, proprio quella parte inquinante che dovremmo eliminare e che danneggia enormemente l’ambiente.

Mentre una caldaia a pellet ha una presenza di anidride carbonica che è pari solo a 1/5 di quella a gas e le polveri sottili che produce sono molto leggere, ma soprattutto facili da disperdere. L’ecosostenibilità delle Caldaie Bravetta a pellet è data anche dagli scarti che rimangono nella camera di bruciatura che sono ricchi di minerali utili per la concimazione del terreno.

Caldaie Bravetta biomassa, non la confondiamo con altre strutture

Le Caldaie Bravetta a biomassa sono sempre state usate per il riscaldamento di condomini e anche di impianti industriali oppure commerciali. Trattandosi di strutture sempre molto grandi, esse sono state usate prevalentemente per gli immobili di grandi metrature.

Per fortuna nel corso degli anni queste Caldaie Bravetta sono state ridimensionate e oggi si possono usare tranquillamente anche in case molto più piccole con somma soddisfazione degli utenti.

La biomassa è un combustibile che troviamo molto facilmente, anzi lo possiamo anche produrre in casa. SI parla di diverse materie di scarto che derivano da elementi organici, vegetali o animali. Per fare qualche esempio possiamo dire che per biomassa si indicano le bucce della frutta, ad esempio, i noccioli di albicocche oppure anche di verdure essiccate, se solitamente si buttano via.

Ovviamente non è che essi sono la parte maggiormente usata, ma possono rientrare in quegli scarti usati in una caldaia a biomassa. In un semplice elenco, facile da consultare, la biomassa che compriamo presso i rivenditori autorizzati, può essere:

• Legna e scarti del legno
• Residuo di colture agricole, forestali oppure anche di manutenzione del giardino
• Scarto di industrie alimentari o simili
• Liquami reflui degli allevamenti
• Alghe marine

Tutti elementi che si recuperano è vengono spesso inceneriti perché costituiscono comunque immondizia, ma che oggi sono diventati importantissimi per la creazione della biomassa.

Il motivo per cui spesso si confonde la caldaia a biomassa con quella a pellet, è perché nella prima è possibile anche bruciare questo combustibile. Ad ogni modo è sempre bene cercare di sapere esattamente quali sono le limitazioni della propria caldaia consultando semplicemente il libretto del manuale d’uso oppure anche chiedendo quali sono le caratteristiche ad un’assistenza di vendita.

Caldaie Bravetta elettriche, come mai sono considerate “green”

Nella spiegazione delle nuove tecnologie e anche delle nove considerazioni di alcune strutture, dobbiamo assolutamente parlare delle Caldaie Bravetta elettriche.

Non esistono solo i modelli che sono totalmente a combustione, anche se sono quelli più usati. Oggi è disponibile anche la caldaia elettrica di cui ancora si diffida, ma sempre perché non si conosce quale sia la realtà del funzionamento e anche il motivo per cui esse stanno diventando sempre più pubblicizzate.

I modelli elettrici nascono per sfruttare al meglio le nuove energie rinnovabili. I pannelli e gli impianti fotovoltaici hanno dato la possibilità, anche al singolo privato, di poter creare l’energia elettrica che gli è utile direttamente in casa. Senza danneggiare l’ambiente e senza ledere la salute delle persone.

Il motivo per cui lo Stato è le case costruttrici dichiarano che i modelli elettrici sono totalmente “green” ed ecosostenibili, perché semplicemente essi non inquinano e sono alimentati direttamente con questi tipi di impianti elettrici.

A questo punto è normale che ci sia una preferenza per questo tipo di strutture. Il riscaldamento viene totalmente alimentato dalle energie recuperate dagli impianti fotovoltaici e quindi un utente non va a spendere nulla perché la struttura non si collega all’impianto elettrico interno.

Inoltre, non essendoci alcuna combustione, non esiste nemmeno alcun fumo e allora l’ambiente rimane pulito.

Facciamo la scelta giusta per il nostro impianto di riscaldamento

Le scelte per quanto riguarda l’acquisto di una caldaia, non è né giusta né sbagliata, nel senso che in base alle caratteristiche delle strutture è possibile avere poi una serie di vantaggi, ma se si vanno a scegliere i modelli di Caldaie Bravetta sbagliate, ecco che si hanno degli svantaggi.

Per non sbagliare è sempre meglio rivolgersi ad un’assistenza rivolta al cliente. Infatti, ci sono molti marchi di impianti di riscaldamento che rilasciano anche un servizio di progettistica e quindi dirige il cliente verso una giusta caldaia.

Per poterla scegliere si deve sempre considerare la metratura della casa, la collocazione e la suddivisione degli ambienti, oltre anche a valutare i consumi che si avranno negli anni. Queste sono comunque notizie molto semplici da poter avere, le possiamo trovare anche in un libretto d’uso. Se però si desidera avere un’attenzione più meticolosa, allora deve intervenire direttamente un tecnico.

Il progetto che viene rilasciato da quest’ultimo è gratuito se poi compriamo la caldaia all’interno del rivenditore che collabora con lui o che c’è stato inviato dal rivenditore stesso.

Caldaie Bravetta ibride, le caratteristiche

Un modello di caldaia polifunzionale è quella considerata “ibrida”, vale a dire che provvede, con una sola struttura, a:

• Riscaldare l’ambiente
• Provvedere ad un raffreddamento
• Producono acqua calda sanitaria

Praticamente ha delle funzioni realmente ottimali. Ciò consente ad un utente di avere una riduzione degli elettrodomestici presenti in casa e a un’ottimizzazione delle energie e dei consumi che si hanno.

I modelli ibridi si diversificano nei meccanismi, ma anche combustibili. I modelli esistenti sono studiati sia per grandi metrature che per piccoli ambienti. A questo punto è normale che ci sia una preferenza, da parte degli utenti, verso queste strutture. Nonostante ci possa essere una “preferenza” ci si deve poi scontrare con quello di cui si ha bisogno e anche con i costi.

Siccome si parla di strutture che sono polifunzionali è normale che ci siano dei costi maggiori in fase d’acquisto e anche delle manutenzioni e controlli che diventano indispensabili per mantenere sempre ottime funzioni.

Anche in questo caso, un utente, deve informarsi per non fare un acquisto errato che comunque non si usa e che quindi diventa un investimento errato. Ad ogni modo le scelte possono essere diverse, ma devono venire sempre effettuate con la consulenza di un tecnico o una buona assistenza al cliente.

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